UNO DEI PENSIERI RICORRENTI IN UNA PERSONA CHE USA SOSTANZE LEGALI O ILLEGALI È: “Come si fa a smettere da soli?”. OPPURE: “Tanto ce la faccio da solo, smetto quando voglio“. LA REALTÀ CI DICE QUALCOSA DI DIVERSO
Se sei alla ricerca della serenità perduta a causa di una dipendenza, perchè hai visto che smettere da soli è molto difficile, in questo articolo troverai 2 chiavi fondamentali per tornare a sognare una vita come quella che sognavi da bambino.
L’ESPERIENZA DI StandUp
Dalla sua nascita, StandUp ha aiutato centinaia di persone e famiglie a ritrovare l’armonia perduta a causa della dipendenza da cocaina, crack, alcol, eroina, benzodiazepine, gioco d’azzardo e altri comportamenti distruttivi che hanno stravolto le loro vite rendendo improbabile qualunque visione di un futuro migliore realizzabile.
Le promesse non mantenute
Ti è mai successo di pensare: “Da domani basta, smetto”?
Probabilmente tantissime, come accade a chiunque voglia smettere ma si trova a fare i conti con la propria dipendenza.
Si prova e si riprova, si resiste magari qualche giorno, ma poi ci si ritrova a ripetere lo stesso rito. E di nuovo arriva forte la frustrazione, quella sensazione di non essere in grado, di non essere capaci di vivere diversamente.
E ci si ritrova soli…
La volontà è reale. È reale quando ci si prova; è reale quando si dice basta, ma non è sufficiente.
La dipendenza è capace di annullare ogni volontà e continuare a guidare molte, troppo vite, in una direzione senza molte alternative.
Ma la realtà è che nessuno è solo.
Perché smettere da soli è quasi impossibile
Può capitare che le persone intorno facciano credere che per smettere basta avere determinazione. Che devi solo “essere più forte”. Ma se bastasse la forza di volontà, non esisterebbero migliaia di persone che lottano con le dipendenze.
La verità è che la dipendenza non è solo un’abitudine sbagliata da correggere. È un meccanismo che intrappola a livello mentale, emotivo e fisico. E per smettere serve un supporto adeguato.
Curare la dipendenza significa curare se stessi e per farlo serve volontà, certo, ma soprattutto strumenti adeguati, affiancamento e percorsi strutturati.
Rialzarsi da una dipendenza non è solo smettere di usare la sostanza ma ricostruirsi, individuare risorse e potenzialità sommerse e trasformarle in strumenti utili per riprendere in mano la propria esistenza.
L’errore più comune è quello di credere che il problema sia solo la sostanza o il comportamento distruttivo. E che una volta eliminati, tutto torni alla normalità.
Se pensi che eliminando la droga, l’alcol, il gioco d’azzardo scompariranno tutti i problemi dalla vita, non è così.
La ricostruzione deve avvenire in un contesto sano dove poter avere lo spazio e il tempo per dedicarsi alla propria vita, partendo dall’eliminare l’uso per dare spazio a nuovi comportamenti e nuovi pensieri.
La dipendenza lascia una sorta di tsunami nella mente e nella vita. Quindi c’è da sporcarsi le mani e mettersi a lavoro per ricostruire la propria esistenza.
È lecito pensare che lo tsunami sia portato solo dalle sostanze. In parte è vero, ma la vera dipendenza nella mente è il bisogno di alterazione.
La ricostruzione deve avvenire con la massima lucidità altrimenti non sarà sostenibile nel tempo e le ricadute saranno dietro l’angolo.
E per “massima lucidità” intendiamo che è fortemente sconsigliato smettere con una droga e passarne ad un’altra considerata meno devastante.
Se non si vuole che lo tsunami ritorni con una nuova ondata che spazzi via tutto quello che si sta ricostruendo, bisogna lavorare sul bisogno di alterazione, affinchè esso scompaia del tutto.
Spesso si passa da una dipendenza all’altra senza mai smettere del tutto. E così il proprio “sistema interno” rimane alterato e dipendente da qualcosa per funzionare.
È faticoso, ma con il giusto supporto e gli strumenti specifici, si può fare!
Il primo passo: riconoscere che smettere da soli non si può
Sappiamo che è difficile. Sappiamo che molti pensano: “Non voglio che nessuno lo sappia”. Ma chiedere aiuto non significa essere deboli. Significa essere intelligenti e coraggiosi. Significa voler davvero cambiare. E StandUp è pronto a supportarti in questo percorso.
Non devi affrontare tutto questo da solo. Per farcela, non devi per forza chiuderti in una clinica privata o in una comunità, stravolgendo la tua quotidianità.
Esiste un’altra strada. Una strada che permette di smettere senza doversi allontanare dai propri affetti e dal proprio lavoro. Senza dover mollare tutto.
Le due chiavi

Come promesso, ecco le due chiavi per arginare la dipendenza:
1. Sfide quotidiane: mettiti in sfida ogni giorno nelle diverse aree che riguardano la tua persona. Ecco degli esempi.
- Area corpo: camminare, correre, allenarsi, seguire un’alimentazione equilibrata ecc. Cose scomode che ti suscitino un senso di sfida con te stesso.
- Area mentale: leggere, seguire un corso di crescita personale, ascoltare un podcast motivazionale, svegliarsi presto…
- Area sociale: conoscere nuove persone, mantenere la calma nelle relazioni, valorizzare il punto di vista altrui anzichè giudicare, evitare di isolarsi…
Le sfide permettono di uscire costantemente dalla propria zona di confort, allenando il proprio potere decisionale a compiere azioni che non ha mai fatto. O che rimanda sempre.
Solo così è possibile invertire la rotta e cominciare a realizzare la vita che si desidera.
2. Supporto costante di professionisti: i primi mesi in cui si cerca di staccarsi da una dipendenza sono una fase delicatissima. Quindi c’è bisogno di un supporto costante che aiuti la persona ad affrontare le insidie della quotidianità.
Esse, infatti, sono spesso la causa di una ricaduta. Ad esempio: un litigio con il partner, un battibecco a lavoro, o un giudizio, ritenuto “tagliente”, di un genitore.
Il supporto che fa la differenza
All’interno di StandUp, con il nostro modello di trattamento per le dipendenze, abbiamo aiutato centinaia di persone a rialzarsi dalle dipendenze senza dover lasciare la propria casa o il proprio lavoro.
Come? Attraverso un percorso strutturato in base alle esigenze di ciascuno, con un team di professionisti sempre presenti e disponibili h24, soprattutto nei momenti di crisi, quando è forte il desiderio irrefrenabile di usare la sostanza.
E una community di persone che stanno affrontando la tua stessa sfida, pronte a motivarti e incoraggiarti. E a darti spunti utili per affrontare le tue battaglie quotidiane.
Gianmarco è passato dal vivere una vita “sbiadita”, in balìa delle sostanze, a una vita a colori, dove è lui il padrone delle sue scelte.
L’occasione che potrebbe cambiare letteralmente la tua vita (in meglio)
Abbiamo creato una demo di 30 giorni, accessibile a tutti, in cui puoi sperimentare da subito i benefici del nostro modello di trattamento. Il primo passo verso te stesso.
Questo è il momento di darti una vera possibilità.
Ecco cosa troverai entrando in StandUpWay:
- Un supporto professionale. Concreto. Ogni giorno.
- Strategie pratiche per gestire le difficoltà che incontri ogni giorno e ricostruire la tua vita.
- Un gruppo di tuoi pari per confrontarsi e comprendere che non sei solo e non sei il solo.
- Un metodo collaudato, che ha già cambiato la vita di centinaia di persone.
ORA SEI DAVANTI A UN BIVIO
1️⃣ Continuare a provare da solo, rischiando di ricadere ancora una volta.
2️⃣ Provare un metodo che ha già aiutato centinaia di persone come te.
Un noto poeta disse: “Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta. E questo fece tutta la differenza”
La scelta è solo tua. Se senti che è il momento di agire, siamo qui per darti una mano.
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I posti sono limitati perché noi del team vogliamo assicurarci di poter fare il massimo per ogni persona che entri nel nostro programma, dato che i nostri professionisti seguono passo passo le persone nel loro cammino di rinascita.
Non permettere alla dipendenza di prendersi tutta la tua vita.
Redazione StandUp