La dipendenza da crack è un vortice oscuro, capace di distruggere sogni, relazioni e identità. Eppure, la storia di Giada Berti dimostra che anche dal fossato più profondo si può risalire, riscoprire se stessi e cambiare completamente vita.
In questa puntata di Nel Faro Podcast, Giada condivide il suo difficile percorso nella dipendenza, dal primo approccio con la cocaina a 17 anni fino alla spirale autodistruttiva del crack, che ha segnato gran parte della sua giovinezza.
La sua testimonianza è potente, senza filtri, e ci offre una riflessione sull’importanza delle scelte, delle persone che ci circondano e della forza interiore necessaria per rialzarsi.
Dall’abisso della dipendenza alla riscoperta di sé
Giada racconta il suo ingresso nel mondo delle sostanze come una fuga dal dolore familiare, un modo per sentirsi accettata e per anestetizzare il senso di vuoto che provava.
Con il passare degli anni, però, la dipendenza si è trasformata in un mostro che le ha tolto tutto: la dignità, l’autostima e persino la capacità di riconoscersi.
Il crack, infatti, è una sorta di mostro affamato che non è mai sazio, capace di mangiarsi la tua intera esistenza, visto che quando si consuma questa sostanza il punto di appagamento non arriva mai.
Il momento più drammatico è arrivato quando non è riuscita a partecipare al funerale del nonno perché troppo sotto effetto delle sostanze.
Quello è stato il punto di rottura, il momento in cui ha capito di essere arrivata all’estremo e ha trovato il coraggio di cambiare.
La rinascita: tagliare con il passato e abbracciare il futuro
Dopo quel giorno, Giada ha iniziato a ricostruire la sua vita da zero. Si è iscritta in palestra, ha eliminato ogni contatto con persone tossiche, ha cambiato abitudini e si è affidata a percorsi di crescita personale che le hanno dato nuovi strumenti per affrontare la realtà senza droghe.
L’organizzazione della giornata è stata fondamentale: appuntamenti fissi, sport, lettura, meditazione e tecniche di gestione dello stress hanno preso il posto del consumo di sostanze.
Uno degli aspetti più difficili è stato dire di no agli amici di un tempo, chiudere i ponti con chiunque la spingesse verso la ricaduta e accettare di stare sola per un po’. Ma è proprio in quella solitudine che ha trovato se stessa.
Un messaggio di speranza per chi lotta
Il percorso di Giada ci insegna che non importa quanto sia lunga la strada della dipendenza, la possibilità di cambiare esiste sempre.
“Finché sei vivo, c’è sempre una possibilità”, dice con convinzione. Non è stato un viaggio facile, e la dipendenza resta una battaglia quotidiana, ma ogni giorno senza droga è una vittoria che vale tutto lo sforzo.
Oggi, Giada è un esempio per chi sta ancora lottando. La sua storia è la dimostrazione che si può risalire, trovare una nuova identità e riprendersi la vita.
👉 Ascolta l’intera storia di Giada Berti nella puntata 11 di Nel Faro Podcast
Lasciati ispirare dalla forza di chi ha trovato il coraggio di dire basta.