Il gioco d’azzardo può sembrare un passatempo innocuo, un modo per spezzare la monotonia e inseguire l’adrenalina della vincita. Ma cosa succede quando il divertimento si trasforma in una dipendenza incontrollabile?
La storia di Francesco Forte, raccontata in questa puntata di Nel Faro Podcast, è un viaggio all’interno della ludopatia e del faticoso percorso per riprendere in mano la propria vita.
L’inizio di un incubo
Francesco inizia a giocare in giovane età, attratto dalle scommesse e dalle slot machine. All’inizio, il gioco è sotto controllo, una semplice sfida con la fortuna.
Ma con il passare degli anni, la compulsione diventa sempre più forte.
Quando apre la sua agenzia immobiliare a 26 anni e inizia a guadagnare bene, la sua disponibilità economica lo spinge a giocare sempre di più, fino a perdere il controllo.
La sua mente è ossessionata dalle slot, dalle puntate e dalle vincite, e il suo quotidiano si trasforma in una continua ricerca di denaro da investire nel gioco.
La situazione peggiora al punto che le sue entrate vengono completamente divorate dal gioco d’azzardo, portandolo a mentire, indebitarsi e persino a chiedere denaro per coprire le perdite.
La disperazione e il punto di rottura
Nel momento più buio, Francesco arriva a rubare le monetine dal salvadanaio della figlia. È il punto di rottura, il momento in cui si rende conto di aver perso ogni traccia di dignità.
Tuttavia, la consapevolezza del problema non è immediata: il gioco continua a essere il fulcro della sua esistenza, anche quando perde famiglia, fiducia e sostentamento economico.
La dipendenza, racconta Francesco, è paragonabile all’abuso di cocaina.
L’adrenalina della vincita, la disperazione della sconfitta, la compulsione a giocare fino all’ultimo centesimo: tutti elementi che creano un circolo vizioso difficile da spezzare.
Il risveglio e il percorso verso la rinascita
Il vero cambiamento avviene con una dolorosa chiamata. Dopo aver promesso alla figlia di andarla a trovare, Francesco non riesce a partire perché ha perso tutti i suoi soldi al gioco.
Il pianto della bambina, la sua disperazione, diventano la leva per spezzare finalmente il ciclo della dipendenza.
A quel punto, Francesco prende la decisione definitiva: rinunciare al gioco e ricostruire la sua vita.
Si affida a gruppi di auto-aiuto, cambia abitudini, smette di frequentare i posti e le persone legate al gioco d’azzardo e delega la gestione dei propri soldi per evitare ricadute.
La sua consapevolezza più grande? Non è possibile affrontare la dipendenza da soli: servono supporto, strategie concrete e la forza di riconoscere la propria fragilità.
Un messaggio di speranza
Francesco è la prova che si può uscire dalla ludopatia, anche quando tutto sembra perduto.
Il suo messaggio è chiaro: non c’è vergogna nel chiedere aiuto, e la consapevolezza di avere un problema è il primo passo verso la libertà.
Il suo racconto, crudo e sincero, è una testimonianza fondamentale per chiunque stia affrontando la stessa lotta o abbia un familiare coinvolto nell’azzardo.
La strada non è facile, ma esiste un’alternativa: scegliere la vita, la famiglia, la dignità, e lasciare indietro il gioco.
👉 Guarda l’episodio completo della puntata 12 di Nel Faro Podcast
Ascoltare i retroscena di questa potente storia di caduta e risalita dagli inferi, potrebbe fare la differenza per te o per qualcuno che ami.