La storia di Giada Pugliese: trovare l’equilibrio tra gli alti e bassi del bipolarismo

Giada Pugliese, simbolo di resilienza, affronta il disturbo bipolare con coraggio e consapevolezza

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Aprirsi è segno di forza interiore

Il coraggio di raccontarsi ed aprirsi, davanti ad una telecamera, per aiutare il prossimo con la propria storia, è un atto di forza immensa.

In questa puntata di Nel Faro Podcast, Giada Pugliese si mette a nudo, condividendo la sua esperienza con la psicosi, il disturbo bipolare e i trattamenti sanitari obbligatori (TSO).

La sua testimonianza non solo aiuta a comprendere una realtà ancora troppo stigmatizzata, ma trasmette anche un messaggio di speranza a chi sta affrontando una patologia psichica.

Un viaggio nella sofferenza

A soli 17 anni, Giada vive la sua prima crisi psicotica. Le sue parole dipingono un quadro chiaro e devastante: una realtà alterata, totale perdita di controllo e momenti in cui la vita sembra scivolare via, senza possibilità di ripresa.

L’episodio culmina con un TSO, segnando l’inizio di un percorso tortuoso fatto di psicofarmaci, ricoveri e una costante lotta tra accettazione e rifiuto della propria diagnosi.

L’impatto sulla sua vita è enorme: relazioni difficili, difficoltà a riconoscersi, la sensazione costante di essere “rotta”.

Ma la sofferenza non è soltanto nella fase maniacale. L’altra faccia della medaglia è la depressione, che per Giada diventa talmente invivibile da portarla a tentare il suicidio. È un momento cruciale, in cui tutto sembra perduto.

Il cambiamento: la scintilla che accende la speranza

Eppure, anche nelle tenebre più profonde, può accendersi una luce. Per Giada quella luce arriva in una piccola casa, davanti a uno specchio.

Una scintilla interiore, un sorriso inaspettato che diventa il simbolo della sua rinascita. È in quel momento che decide di combattere, di abbandonare la paura e la resistenza, e di mettersi al servizio del cambiamento.

Attraverso la terapia, la psico-educazione ed una maggiore consapevolezza e accettazione del disturbo, Giada impara a gestire i suoi momenti di crisi e a costruire un equilibrio.

Il percorso non è stato semplice, né immediato, ma la sua storia dimostra che la vita può riprendersi anche dopo i momenti più bui.

Un messaggio per chi lotta ogni giorno

Giada rivolge un messaggio profondo a chi è nella sua stessa situazione: “Lasciati andare, accetta quello che ti sta succedendo e non lottare contro te stesso“.

La diagnosi può sembrare un marchio indelebile, ma con il giusto supporto e le giuste strategie, l’equilibrio si può trovare. Non è un cammino facile, ma è possibile.

Anche i familiari giocano un ruolo chiave. La comunicazione, la pazienza e l’ascolto possono fare la differenza tra un percorso di guarigione e un abisso di solitudine.

Non si tratta di proteggere o compatire, ma di supportare e guidare verso una gestione consapevole del disturbo.

Questa intervista non è solo un racconto di malattia e guarigione, ma un’opportunità di crescita per chiunque.

Ascoltare le parole di Giada aiuta a comprendere la complessità della psiche umana, a superare i pregiudizi sulla salute mentale e, soprattutto, a trovare speranza dove sembra non esserci una via d’uscita.

👉 Guarda ora l’intervista completa della puntata 10 di Nel Faro Podcast con Giada Pugliese

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